Il 2017 sarà ricordato per le gelate di aprile e per il successivo clima molto caldo e secco. Pertanto, le condizioni sono state perfette in termini di sviluppo e protezione delle piante. A settembre, le temperature sono diminuite sensibilmente con notevoli differenze tra temperature diurne e notturne. Questa situazione è stata particolarmente positiva per il profilo polifenolico delle uve da vino rosso con ciclo vegetativo medio lungo. Il 2017 può certamente essere ricordato come un’annata anticipata con uve sane e complesse.
Annata: Millesimato 2017
Enologo: Paolo Giacosa
Vitigni: 100% Pinot Noir
Sulle fecce: 60 mesi
Sboccatura: 1 sboccatura per millesimo
Zona vigneti: Loazzolo, Vesime, Bubbio
Alcool: 12, 50 %
Cibi: Ottimo come aperitivo, con piatti di pesce e crostacei. Perfetto con il prosciutto e piatti a base di salmone.
Leggero Corposo
Acciaio Legno
Zucchero 0 gr/L Pas dosé
Colore: Rosato tenue con sfumature buccia di cipolla. "Perlage" fine e molto lungo.
Naso: Complesso, profondo, dalle note di piccoli frutti rossi, quali lampone, fragola, mirtillo e ribes, che tradiscono l’origine di questo prodotto, ottenuto da pinot nero in purezza con la tecnica del saignée, che permette di esprimere al meglio l’impronta olfattiva del Pinot Nero. Sfuma in crosta di pane, frutta bianca e fiori di tiglio.
Palato: L’attacco in bocca continua sulla grande freschezza e tensione acida, il finale lungo e minerale non nasconde la vibrante struttura, va in progressione la pienezza e la sapidità in chiusura.
Temperatura di servizio: 4 - 6 °C
Longevità: 15 - 20 anni
Esposizione: E, SE, O, NO
Età delle viti: 20 - 25 anni
Terreno: Argilloso - calcareo
Altitudine: 450 - 550 m s.l.m.
Raccolte: 100% manuale
Sistema di allevamento: Guyot
Modalità di coltivazione: Viticoltura sostenibile
Processo di fermentazione: I grappoli sono selezionati a mano sul tavolo vibrante e raffreddati con neve carbonica. Dopo la diraspatura e la pigiatura, il mosto riposa per 2-4 ore in pressa in ambiente inerte (azoto). Al termine della breve macerazione per l’estrazione del colore (saignée) avviene la pressatura soffice, con una resa in mosto fiore massima del 45%.
L’intero processo si svolge senza l’utilizzo di coclee al fine di trattare le uve nel modo più delicato possibile.
Infine, il mosto viene fatto fermentare in vasche di acciaio inox a temperatura controllata e conservato per 6 mesi sulle fecce con bâtonnage.
Metodo classico: La presa di spuma viene effettuata secondo il metodo tradizionale di fermentazione in bottiglia, con affinamento sui lieviti per almeno 60 mesi. Evitiamo con orgoglio qualsiasi liqueur d’expédition realizzando Zero de Saignée come pas dosé.
Zero Pas Dosé Rosé de Saignée rappresenta lo stile che Enrico Serafino ha sempre mantenuto sui suoi Alta Langa. La complessità del terroir si sposa con le caratteristiche in purezza del vitigno Pinot Nero, esaltate dalla vinificazione in saignée, che caratterizza i rosati per il frutto del pinot nero e una struttura più importante. La scelta di evitare qualsiasi dosaggio unita alla sboccatura tardiva permette a questo vino di affermare la sua personalità e unicità.